Un impianto fotovoltaico produce quando c’è il sole. Banale, certo, ma non sempre viene tenuto conto di questo fatto quando si dimensiona un impianto e/o quando si vuol valutare l’impatto del fotovoltaico sulla bolletta dell’utente finale.
Di solito, i consumi di una famiglia sono collocati soprattutto nella fascia serale/notturna, pertanto, l’impatto sulla bolletta di un fotovoltaico anche se ben dimensionato e di ottima qualità è relativo. Con il “solo” fotovoltaico si parla di una riduzione del 30-35% della bolletta. In certi casi è possibile cercare di spostare il più possibile i consumi di giorno, in concomitanza con le ore di massimo rendimento dell’impianto, che è bene ricordarlo va dalle ore 10,oo-14,oo di ogni giorno, ma come può una famiglia condensare in un arco così ristretto di tempo i propri consumi?
E’ chiaro che non tutti i consumi si possono spostare in quel breve lasso di tempo: basti pensare al frigorifero e ai congelatori, che assorbono corrente per tutto il giorno, oppure i programmi televisivi che normalmente sono alla sera, e le luci?
La soluzione alla quale si può pensare immediatamente è quella di installare, insieme a un fotovoltaico, un sistema di accumulo con batterie.
Sicuramente è un passo avanti, ma il forte rischio è che l’utente resti comunque deluso da un ulteriore investimento non di poco conto, di cui, innanzitutto, è fondamentale il dimensionamento.
Occorre far presente che anche il sistema di accumulo deve essere progettato accuratamente, tenendo conto della potenza del fotovoltaico, del suo orientamento, e della distribuzione dei consumi domestici durante la giornata. Se il fotovoltaico è sottodimensionato, un pur capiente sistema di storage riceverà sempre poca energia dall’impianto.
Pensiamo anche all’inverno, o meglio al periodo che va da novembre a marzo. Le giornate sono corte e quindi la produzione del fotovoltaico si abbassa notevolmente, conseguenza ne è che l’energia stoccata nelle batterie sarà pochissima. Difatti anche con un ottimo sistema di accumulo le bollette diminuiscono dell’ 80-85%.
Pensiamo a quante volte accade che per due, tre, quattro giorni il tempo è grigio, piove… e di sole non se ne vede. Quel poco di produzione che farà il pur ottimo fotovoltaico, verrà immediatamente autoconsumata. E le batterie di ultima generazione (di quelle di scarsa qualità preferiamo non parlare) saranno vuote per tutto il tempo. In un quadro generale siffatto qual è, allora, la soluzione?
Da qualche tempo sul mercato ha fatto la sua comparsa l’Accumulo Virtuale. Il meccanismo è molto semplice: ci sono aziende come Enegreen che sono anche produttrici di energia elettrica (oltre che installatrici di fotovoltaico e di sistemi di accumulo) che possono assicurare ai propri clienti una quantità predefinita di energia elettrica su un conto energia virtuale, permettendo al proprietario dell’impianto fotovoltaico di attingervi quando vuole.
Tutto è monitorabile in tempo reale. E’ un sistema semplice e confortevole: si risparmia il costo di acquisto e di installazione di una batteria fisica, e non ci sono spese di manutenzione. Inoltre è molto più facile capire il risparmio in bolletta, andando a sottrarci direttamente la componente energia relativa al “Voucher” virtuale.
In questo caso, vi è un’altra nota positiva, l’energia non consumata dall’impianto non essendo immagazzinata nelle batterie, viene immessa tutta in rete e viene pagata periodicamente dal GSE, dando così un ulteriore vantaggio all’utente.
Un’altra evoluzione può avvenire sommando i vantaggi dell’Accumulo fisico con quello virtuale. In questo modo si possono sfruttare al massimo i benefici dell’impianto fotovoltaico (specialmente se è stato sovradimensionato) con la sicurezza dei kwh forniti con l’Accumulo Virtuale. Questo è il caso di un utente che ha grandi consumi o prevede di averne in futuro.
Gli impianti fotovoltaici con accumulo virtuale sono una soluzione ideale per produrre energia da fonti rinnovabili che permette di dare non solamente una mano all’ambiente ma anche al portafoglio visto che, riuscendo ad autoconsumare l’energia prodotta, la bolletta dell’energia sarà ridotta sensibilmente, finanche al 100%.
Per chi vuole un impianto fotovoltaico ma non ha la possibilità di installare o non vuole una batteria di accumulo, c’è l’interessante alternativa molto meno impegnativa dal punto di vista economico: un sistema fotovoltaico virtuale.
Trattasi, in buona sostanza, di un sistema di accumulo “virtuale” dell’energia prodotta anche in assenza di una batteria di accumulo all’interno dell’abitazione. Il progetto è stato introdotto sul mercato anni fa in Germania dalle aziende tedesche che hanno deciso di lanciare questa possibilità all’interno della loro offerta di servizi digitali, dopo di che tutti i produttori europei hanno seguito questa innovazione.
Il sistema di fotovoltaico virtuale oggi in essere è l’evoluzione del precedente servizio offerto in Germania che prevedeva, comunque la presenza di una batteria di accumulo in casa dell’utente. Solo quando la batteria si riempiva del tutto, l’energia in eccesso veniva caricata direttamente sul conto energia virtuale.
Il funzionamento che sta alla base del fotovoltaico virtuale odierno è molto più semplice di quello che si potrebbe pensare. Tutti coloro che producono energia elettrica da un sistema fotovoltaico sono in grado di immagazzinare una quantità illimitata di energia all’interno di un “conto energia virtuale”. In caso di necessità, le persone possono così attingere da questo conto l’energia ogni volta che hanno dei consumi ma il loro impianto fotovoltaico non sta, in quel momento, producendo a sufficienza. Questo, beninteso, nel limite del voucher in kWh che il cliente ha a disposizione.
I clienti, attraverso una applicazione possono avere sempre sotto controllo lo stato del loro conto energia virtuale in tempo reale per regolare, così, i loro fabbisogni di energia.
Trattasi di una soluzione innovativa che permette di eliminare la necessità di dover spendere svariate migliaia di euro per l’acquisto di un batteria di accumulo in grado, però, di contenere sempre solamente un quantitativo limitato di energia prodotta.
In futuro, si sta pensando di utilizzare questo sistema per consentire di sfruttare il surplus energetico prodotto per le esigenze energetiche dei quartieri residenziali, a breve si sfrutterà un altro punto di forza di questa soluzione, ovvero la possibilità di essere accessibile ovunque. In altri termini, l’utilizzo dell’energia stoccata potrà essere fatto non solamente nell’abitazione dove le persone hanno l’impianto solare. Infatti, l’energia potrà essere utilizzata, per esempio, per ricaricare la propria auto elettrica quando si è lontani da casa o nella casa di campagna o dei propri figli. Le possibilità sono molteplici ed infinite.
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